Compositore e organista fiammingo. Dal 1577 circa sino alla morte fu organista della Oude Kerk di Amsterdam, svolgendo anche attività di direttore del coro e di insegnante. L'importanza storica di S. risiede essenzialmente nella sua produzione strumentale, che stranamente rimase del tutto inedita ai suoi tempi, pur avendo determinato la formazione di quella scuola organistica o cembalistica nordica che culminò in Buxtehude. Essa consta d'una sessantina di brani, fra cui 24 corali, 19 fantasie, 13 toccate e 7 serie di variazioni su Lieder profani. Culturalmente legato ai tedeschi, vissuto a stretto contatto con l'ambiente dei virginalisti inglesi e fortemente influenzato dalla musica italiana., S. rivela una grande capacità di sintesi e rappresenta il passaggio da una concezione strumentale ancora informe e imprecisa ad un'altra ormai definita in tutte le sue parti. Calvinista, egli concepì i corali (nella forma di tema con variazioni) non già come opere destinate al culto, ma come arte devozionale; sacro e profano si incontrano così in lui sul medesimo piano, privilegiando la bizzarria e il capriccio. In campo vocale, la sua produzione comprende 18 chansons (1594), 4 libri di realizzazione polifonica (a 4-8 voci) dei Salmi di Davide (1604-21), un libro di Rime francesi e italiane (1612), un libro di mottetti col basso continuo (1619) e alcuni lavori occasionali. Con tali opere giunse a definitiva conclusione la scuola fiamminga, di cui S. può essere considerato l'ultimo grande esponente.